Monte cotento da filettino 02.06.2025
邻近 Filettino, Lazio (Italia)
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路线照片



行程描述
Festa della Repubblica 2025 passata alla scoperta del monte cotento, insieme a mio fratello Gabriele ed al nostro amico Andrea.
Partiamo poco sopra Filettino, lasciando la macchina in un piccolo spazio con l'indicazione del parcheggio.
Prendiamo subito una deviazione nel bosco prendendo il sentiero 694 A. Dopo circa 10 minuti arriviamo alla cona di san bernardino, piccolo luogo di culto.
Ripartiamo subito seguendo il comodo e ben segnalato sentiero, il quale, a parte per brevi pezzi, prosegue sempre nel bosco arrivando a 1350 mt, e proseguendo con un continuo sali e scendi.
Superiamo l'incrocio per fiumata, proseguendo sempre sul 694 a, il quale comincia a salire, seppur senza difficoltà, fino ad uno spiazzo chiamato Monna della Forcina ( 2.30 h mt 1580).
Nello spiazzo ci godiamo una meritata pausa di dieci minuti. Ripartiamo in direzione campo staffi, dove arriviamo circa un'ora dopo (3.30 h).
A campo staffi c'è soltanto un ristorante aperto, ma volendo si può tagliare la salita partendo da qui. D'altronde, l'alternativa semplice per arrivare al Cotento parte da valico di serra sant'antonio, e passa sempre per campo staffi.
Passiamo dunque sotto le seggiovie e gli ski lift, fino ad arrivare alla partenza di una seggiovia.
Da qui, riprendiamo il sentiero 696 c, che prosegue verso il pendio del monte. Fate attenzione, si può facilmente perdere il sentiero (pur essendo chiara la direzione finale), poichè non ci sono più alberi dopo campo staffi, e i segnali del sentiero sono apposti su delle pietre.
Nonostante ciò, arrivo sulla cima (4.45 h), che ci consente di ammirare un vasto panorama. In primis, così vicino che sembrerebbe quasi possibile toccarlo, vediamo il monte viglio ed il gendarme, Proseguendo a destra vediamo chiaramente i lepini, il monte tarino, i monti carseolani, sempre tenendo d'occhio l'A2A, poi il massiccio del velino e del sirente. Dietro riconosciamo anche il gran sasso e, poco a destra i monti del relativo massiccio e la maiella, facilmente individuabili perché ancora innevati. Proseguendo vediamo da ultimo gli ernici dietro il viglio. La giornata è splendida, e ci consente di gustarci un meritato pasto con annessa pausa di una mezz'oretta.
Scendiamo sul 696 c, fino a ricongiungerci all'inizio del bosco, ove riprendiamo il sentiero dell'andata.
Escursione lunga quasi 21 km, la fonte d'acqua è presente alla partenza, mentre a campo staffi c'è un ristorante. Si sta molto al fresco al bosco, poi il percorso è esposto al sole. Sentiero molto ben tenuto
Partiamo poco sopra Filettino, lasciando la macchina in un piccolo spazio con l'indicazione del parcheggio.
Prendiamo subito una deviazione nel bosco prendendo il sentiero 694 A. Dopo circa 10 minuti arriviamo alla cona di san bernardino, piccolo luogo di culto.
Ripartiamo subito seguendo il comodo e ben segnalato sentiero, il quale, a parte per brevi pezzi, prosegue sempre nel bosco arrivando a 1350 mt, e proseguendo con un continuo sali e scendi.
Superiamo l'incrocio per fiumata, proseguendo sempre sul 694 a, il quale comincia a salire, seppur senza difficoltà, fino ad uno spiazzo chiamato Monna della Forcina ( 2.30 h mt 1580).
Nello spiazzo ci godiamo una meritata pausa di dieci minuti. Ripartiamo in direzione campo staffi, dove arriviamo circa un'ora dopo (3.30 h).
A campo staffi c'è soltanto un ristorante aperto, ma volendo si può tagliare la salita partendo da qui. D'altronde, l'alternativa semplice per arrivare al Cotento parte da valico di serra sant'antonio, e passa sempre per campo staffi.
Passiamo dunque sotto le seggiovie e gli ski lift, fino ad arrivare alla partenza di una seggiovia.
Da qui, riprendiamo il sentiero 696 c, che prosegue verso il pendio del monte. Fate attenzione, si può facilmente perdere il sentiero (pur essendo chiara la direzione finale), poichè non ci sono più alberi dopo campo staffi, e i segnali del sentiero sono apposti su delle pietre.
Nonostante ciò, arrivo sulla cima (4.45 h), che ci consente di ammirare un vasto panorama. In primis, così vicino che sembrerebbe quasi possibile toccarlo, vediamo il monte viglio ed il gendarme, Proseguendo a destra vediamo chiaramente i lepini, il monte tarino, i monti carseolani, sempre tenendo d'occhio l'A2A, poi il massiccio del velino e del sirente. Dietro riconosciamo anche il gran sasso e, poco a destra i monti del relativo massiccio e la maiella, facilmente individuabili perché ancora innevati. Proseguendo vediamo da ultimo gli ernici dietro il viglio. La giornata è splendida, e ci consente di gustarci un meritato pasto con annessa pausa di una mezz'oretta.
Scendiamo sul 696 c, fino a ricongiungerci all'inizio del bosco, ove riprendiamo il sentiero dell'andata.
Escursione lunga quasi 21 km, la fonte d'acqua è presente alla partenza, mentre a campo staffi c'è un ristorante. Si sta molto al fresco al bosco, poi il percorso è esposto al sole. Sentiero molto ben tenuto
Traccia super dettagliata e sentiero bellissimo. Lo inserisco nella mia lista delle escursioni da fare.